Il Treno della memoria fa tappa ad Ancona

Una delegazione del nostro Istituto, guidata dal Dirigente scolastico, Prof. ssa Rosa Martino, e composta da quattro studentesse e sei studenti delle classi Quinte, ha partecipato nella mattinata di giovedì 13 ottobre 2022 alla cerimonia commemorativa organizzata in occasione dell'arrivo del Treno della Memoria del Milite ignoto alla stazione di Ancona, alla presenza delle Autorità locali civili, religiose e militari, delle Associazioni combattentistiche e d'Arma e delle rappresentanze studentesche della provincia di Ancona.

La tappa dorica si inscrive nel programma  delle attività correlate alla commemorazione del Centenario della traslazione del Milite Ignoto per il 2022,  in base al quale il convoglio storico, partito da Trieste lo scorso 6 ottobre, attraverserà l’intera penisola, con un percorso di oltre 5000 chilometri attraverso tutti i capoluoghi di regione e le maggiori città italiane in 17 tappe, per giungere nella Capitale il prossimo 4 novembre. Il progetto è promosso dal Ministero della Difesa in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il supporto della Fondazione FS e la Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.  Sul convoglio è allestita una mostra itinerante mista: tradizionale e digitale, aperta al pubblico durante la permanenza del treno alla stazione, che gli alunni e le alunne hanno avuto modo di visitare.

Commovente la storia che il treno e l'allestimento rievocano: Antonio Bergamas, sottotenente del Regio Esercito originario di Gradisca d’Isonzo, cadde sul campo di battaglia il 16 giugno 1916. Sua madre, Maria Bergamas, fu individuata in rappresentanza di tutte le madri italiane che avevano perso un figlio durante la Prima Guerra Mondiale, affinchè scegliesse la salma simbolo dei caduti italiani tra undici non identificate provenienti da tutti i fronti sui quali il nostro esercito aveva combattuto. Così, su decisione del Parlamento, per onorare i circa 650.000 caduti, i resti di quel soldato non identificato furono trasferiti in treno a velocità ridotta da Aquileia a Roma sopra un affusto di cannone, salutati dalle migliaia di persone commosse che si raccolsero nelle stazioni o a fianco della ferrovia al loro passaggio, e tumulati poi solennemente presso l'Altare della Patria.

L'importante iniziativa, legata al centenario ricorso nel 2021, è particolarmente significativa per i giovani, per mantenere viva la memoria di tutti i caduti che, con il loro sacrificio, hanno contribuito a salvare la patria e a costruire l’unità nazionale.