L’arte di fare Chimica

L'arte della raffigurazione pittorica deve molto alla Chimica, che consente di manipolare la luce attraverso la scelta e la lavorazione di pigmenti e leganti: sostanze utili a diffonderla sul supporto utilizzato come base del dipinto. Il nostro interesse per lo studio delle sostanze coloranti su un reperto pittorico nasce perciò dalla consapevolezza che è prioritario caratterizzare i materiali presenti nella tavolozza dell’artista, in quanto essi sono frutto delle conoscenze chimiche dell’epoca a cui risale l’opera: ciò consente di meglio comprendere il tenore di vita di una civiltà; di prevedere gli effetti degli agenti atmosferici su pigmenti, leganti e vernici; di individuare le possibili strategie di restauro e infine di attribuire al reperto una datazione in base alla collocazione temporale dei pigmenti identificati.

Nell’ambito del Progetto ArcheoChimica, la classe 3ACH - Indirizzo Chimica e Materiali – guidata dai docenti di Chimica Analitica, Prof.ssa Lea Messini e Prof. Giuseppe Dipietro, si è dedicata alla progettazione e all’esecuzione della sintesi di alcuni pigmenti utilizzati in epoca romana - Verde malachite, Verdigris, Blu egizio, Azzurrite, Ocra gialla, Ocra rossa e Pigmenti bruni - e all’analisi dei frammenti degli intonaci con strato pittorico recuperati in strati di crollo nella Domus dei Coiedii e della Domus repubblicana, a Castelleone di Suasa (AN) messi a disposizione dall’archeologo Mirco Zaccaria della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, attraverso reazioni chimiche specifiche integrate dagli esami spettrofotometrici (FT-IR) che hanno permesso di acquisire informazioni utili alla caratterizzazione sia degli intonaci sia della pellicola pittorica.

Il lavoro svolto è stato molto apprezzato dalla dott.ssa Graziella Roselli, docente di Diagnostica per i Beni Culturali presso l'Università di Camerino, relatrice della lezione su “Tecnologie scientifiche al servizio della diagnostica e del restauro delle opere d'arte”, e dagli esperti della Soprintendenza, la dott.ssa Marusca Pasquini e il dott. Fabio Milazzo, che sono intervenuti al seminario organizzato presso il nostro Istituto e che desideriamo ringraziare per aver contribuito in modo importante alla realizzazione del progetto ArcheoChimica.