SvitiAMO il BULLONE - Convegno su Bullismo e CyberBullismo

Lunedì 12 dicembre, presso il teatro Sperimentale “Lirio Arena” di Ancona, si è tenuto il convegno dal titolo “svitiAMO il bullone”, con il patrocinio del Comune di Ancona, della Confartigianato di Ancona e Pesaro, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. All’incontro, rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado e del primo anno della secondaria di secondo grado, per il nostro istituto hanno partecipato le classi 1^AEO, 1^AIT, 1^BIT e 1^CIT, che hanno mostrato profondo interesse e grande serietà per tutta la durata dell’evento.

Polizia e istituzioni hanno affrontato con studenti e studentesse il delicato tema del bullismo e del cyberbullismo, con particolare attenzione all’uso consapevole del web. All’incontro, moderato dalla Dirigente della Divisione Anticrimine, il Vice Questore Marina Pepe, erano presenti, tra gli altri, il Prefetto di Ancona, Darco Pellos, il Questore Cesare Capocasa, la Senatrice Elena Ferrara, prima firmataria della Legge n.71/2017, il commissario Buonomo del Compartimento Polizia Postale e delle Telecomunicazioni, l’Assistente Capo Gianni Gravina, della Polizia Stradale di Pesaro, autore del libro “Un angelo blu”, il Segretario Confartigianato Imprese Ancona, Pesaro e Urbino, dr. Marco Pierpaoli.

La riflessione del Prefetto di Ancona, Darco Pellos, ha preso le mosse dal concetto di reputazione digitale dell’individuo e ha rimarcato il valore e l’importanza che essa riveste e la necessità che i giovani comprendano che si tratta di un bene prezioso, che merita rispetto e va tutelato.

Toccante, il momento in cui la senatrice Elena Ferrara ha raccontato la vicenda di Carolina Picchio, la prima vittima di cyberbullismo, a cui si deve la frase struggente: “le parole fanno più male delle botte. A voi non fanno male?”.

Alcuni concetti spiegati e condivisi durante l’incontro potrebbero essere sintetizzati in parole chiave e brevi slogan, efficaci e utili per riflettere sul fenomeno e prevenirlo. Tra questi:

  • NATIVI DIGITALI, ma SEMPLICI ‘PIGIATASTI’: i giovani sono dei grandi consumatori digitali ma non hanno competenze e conoscenze informatiche capaci di proteggerli.
  • PATENTE USO SMARTHPHONE: patentino conseguito a seguito di un corso volto ad insegnare ai ragazzi l’uso consapevole della rete (hanno aderito diverse scuole secondarie di primo grado della provincia).
  • REPUTAZIONE DIGITALE: ognuno di noi è ciò che pubblica. Nulla di quanto si carica in rete, viene

cancellato veramente. Se è facile capire chi immette in rete, non è altrettanto facile rintracciare ‘dove’

ogni immagine, ogni video vada a finire mediante le condivisioni. Da ciò discende che OCCORRE PENSARE, PRIMA DI PUBBLICARE!

  • VITTIMA PER DIVERSITA’: in questo caso, la vittima è presa di mira perché “diversa”. Ma siamo tutti diversi!
  • VERGOGNA E PAURA: sono le emozioni suscitate da questo odioso fenomeno.
  • L.71/17: finalmente una legge per proteggere le vittime (e non solo) di bullismo e cyberbullismo.
  • POLIZIA POSTALE: è sempre a disposizione per accogliere segnalazioni anche nel sito.
  • PROVA INFORMATICA: ciò che occorre agli inquirenti per trovare traccia dei fenomeni di cyberbullismo.
  • ESSERE SNIC È BELLO: Essere ‘snic’ vuol dire essere ‘spione’, come lo erano Falcone e Borsellino.
  • SOLIDARIETÀ: se siamo solidali, il bullismo e il cyberbullismo non hanno ossigeno per sopravvivere.

 

Condividiamo lo spunto di riflessione offerto dal Questore di Ancona, Cesare Capocasa, il quale ha evidenziato che internet “è una realtà che richiede che i ragazzi sappiano usare lo strumento in modo critico e sicuro, acquisendo le competenze necessarie affinché navigare resti un’opportunità e non rischi di divenire un pericolo. È indispensabile un’opera di sensibilizzazione ed informazione continua, anche attraverso iniziative come quella odierna, che concorrono a formare una nuova generazione consapevole sia delle potenzialità che dei rischi del web”. Il dott. Marco Pierpaoli ha, dal canto suo, sottolineato quanto il tema della prevenzione sia fondamentale, così come la collaborazione con tutte le Istituzioni del territorio.