Viaggio di socializzazione a Castelplanio
Studenti, famiglie e docenti nel segno della scoperta e della condivisione
Domenica 26 ottobre, la comunità del Volterra-Elia ha vissuto un’esperienza speciale: la prima edizione del “Viaggio di socializzazione”, un’iniziativa rivolta alle classi prime e alle loro famiglie, nata per rafforzare il legame scuola-famiglia e per promuovere un apprendimento condiviso anche al di fuori delle aule.
La meta scelta è stata Castelplanio, raggiunta percorrendo il suggestivo Sentiero del Granchio Nero. Gli studenti, accompagnati da docenti e guide naturalistiche della Società Cooperativa Happennines, sono partiti dalla frazione di Macine per salire fino al borgo, attraversando un paesaggio ricco di fascino e biodiversità: calanchi, boschi idrofili e ambienti fluviali popolati da ontani, noccioli, roverelle e pioppi bianchi. Il suono delle cascatelle e i colori autunnali hanno creato un’atmosfera di grande armonia e bellezza. Durante l’escursione, uno dei gruppi ha avuto anche la fortuna di avvistare l’omonimo protagonista del sentiero, il granchio nero, specie faunistica protetta che vive nei ruscelli del luogo.
La seconda tappa ha condotto i partecipanti al Museo Carlo Urbani, dedicato al medico e ricercatore marchigiano di fama mondiale, impegnato con Medici Senza Frontiere e con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Grazie al suo straordinario contributo scientifico nella scoperta del virus della SARS, ancora oggi vengono applicati i protocolli da lui elaborati, com’è accaduto recentemente durante la pandemia da Covid-19.
Le guide museali hanno raccontato con passione la vita di Carlo Urbani, rivelandone la profonda umanità, la curiosità intellettuale e l’amore per la conoscenza. Un ritratto che ha colpito tutti: non solo lo scienziato, ma l’uomo, il marito, il padre, l’artista e il viaggiatore, sempre animato da spirito di servizio e desiderio di comprendere il mondo.
La giornata è proseguita con un momento di convivialità nella sala del Circolo “Granchio Nero” di Castelplanio, dove famiglie, studenti e docenti hanno condiviso il pranzo e trascorso momenti di gioco e socialità all’aperto.
L’evento si è concluso con un incontro toccante: la signora Giuliana Chiorrini Urbani, vedova del dottor Urbani, ha donato ai presenti un dialogo sincero e commovente, fatto di ricordi, riflessioni e consigli preziosi ai giovani studenti, suscitando un forte senso di gratitudine e partecipazione emotiva.
Il ritorno lungo lo stesso sentiero ha chiuso una giornata definita da tutti “straordinariamente normale”: un’esperienza di armonia, scoperta e condivisione che ha rafforzato il senso di appartenenza alla comunità scolastica e al territorio. 
Un sincero ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa: all’Istituto che l’ha promossa, ai docenti accompagnatori, alla Società Cooperativa Happennines, allo staff del Museo Urbani – in particolare al direttore Roberto Gigli – all’AICU (Associazione Italiana Carlo Urbani), al Circolo Granchio Nero e, con affetto speciale, alla signora Giuliana Chiorrini Urbani per la sua straordinaria testimonianza di vita.


